Qual è il livello di contaminazione corretto per il mio sistema idraulico?

Qual è il livello di contaminazione corretto per il mio sistema idraulico?

Questa è una domanda molto frequente, sia per i progettisti che per i manutentori dei sistemi idraulici.

In passato la scelta del livello di contaminazione richiesto (RCL, required cleanliness level) era molto spesso arbitraria, basata sull’esperienza del progettista o sulle raccomandazioni dei fornitori di componenti, anch’esse basate sull’esperienza.

Il risultato era che il livello di contaminazione richiesto era spesso valutato in modo soggettivo e potevano esserci delle valutazioni notevolmente diverse sullo stesso sistema.

Questo generava incertezze e confusione e spesso veniva scelto un RCL non corretto per il sistema idraulico in esame.

Per cercare di definire un metodo univoco di valutazione dell’RCL, il comitato tecnico TC131/SC6 della ISO ha elaborato una norma, la ISO 12669, che permette di calcolare un modo univoco l’RCL per ciascun sistema idraulico.

La norma considera 6 differenti caratteristiche operative di un sistema idraulico e per ciascuna di esse fornisce indicazioni per valutarne il peso nel calcolo dell’RCL mediante apposite tabelle.

1 – Pressione di lavoro e ciclo di lavoro

La pressione massima di lavoro e la presenza di variazioni cicliche di pressione nel circuito idraulico vengono valutate su una scala da 1 a 8: il voto più basso è assegnato ad un sistema con bassa pressione e nessuna variazione di pressione mentre il voto più alto è assegnato ad un sistema che lavora in alta pressione e con notevoli variazioni di pressione in tempi brevi

2 – Sensibilità dei diversi componenti alla contaminazione da particelle solide

Su una scala da 1 a 8 viene valutata la sensibilità alla contaminazione solida dei diversi componenti presenti nel circuito: per esempio una pompa ad ingranaggi è considerata poco sensibile alla contaminazione e ottiene una bassa valutazione mentre una servovalvola ad alte prestazioni viene considerata molto sensibile e ottiene la valutazione più alta. La valutazione del sistema nel suo complesso è pari al voto più alto ottenuto dai vari componenti.

3 – Vita utile richiesta

Viene valutata la vita utile richiesta per un sistema su una scala da 0 a 5; il voto più basso è per sistemi con una vita utile relativamente breve mentre il voto più alto è per sistemi con una vita utile più elevata.

4 – Costo di una eventuale sostituzione dei componenti del circuito

In questa scala viene valutato, da 1 a 4, il costo correlato alla sostituzione di un componente del sistema, sia in termini di prezzo che in temini di ore lavoro. Componenti di grosse dimensioni e/o particolarmente complessi e costosi di solito hanno costi di sostituzione maggiori e quindi ottengono un voto più alto.

5 – Costo per fermo macchina

In questa scala, da 1 a 4, viene valutato il costo correlato ad un eventuale blocco del sistema; per esempio, se la produzione non viene influenzata in modo significativo da un malfunzionamento del sistema il voto è 1, mentre se il malfunzionamento genera un blocco della produzione con costi aggiuntivi per la presenza di scarti il voto sarà 4.

6 – Rischi per le persone legati ad un eventuale malfunzionamento

Vengono valutati in una scala da 1 a 6 i rischi per le persone correlati ad un malfunzionamento del sistema. Per esempio, in una autovettura il rischio per le persone legato ad un malfunzionamento dell’impianto freni è estremamente elevato, con danni rilevanti, mentre un malfunzionamento dell’impianto di aria condizionata comporta rischi bassi.

Una volta ottenuti i voti per ciascuna delle caratteristiche riportate sopra, questi vengono sommati per ottenere il fattore RCL con il quale è possibile calcolare l’RCL del sistema.

La norma fornisce una tabella che correla il fattore RCL con il livello di contaminazione richiesto (RCL) espresso come codice di contaminazione ISO 4406.

Grazie a questa normativa tutti gli operatori, dal progettista al manutentore, possono calcolare in modo univoco e oggettivo qual è il livello di contaminazione richiesto dal loro sistema idraulico e quindi porre in atto tutte la azioni necessarie per raggiungerlo e mantenerlo nel tempo.

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